Direttiva Europea Casa Green 2050: cosa cambia per i proprietari di immobili

Direttiva Europea Casa Green 2050
Recentemente introdotta dall’Europa, la nuova “Direttiva Europea Casa Green 2050” rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile, ma anche una sfida impegnativa per i governi e i proprietari di immobili. Questa direttiva, infatti, mira a trasformare l’intero patrimonio abitativo del continente con interventi piuttosto significativi, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere zero emissioni di CO2 entro il 2050. Sebbene possa sembrare un obiettivo difficile da raggiungere, le zero emissioni si configurano come un traguardo necessario per limitare l’aumento della temperatura globale e mantenerlo al di sotto dei 2 gradi celsius, come stabilito dall’Accordo di Parigi, siglato nel 2015 dagli stati europei. Vediamo, dunque, quali sono i punti salienti di questa direttiva.

Direttiva Europea Casa Green 2050: cosa prevede

La Direttiva Europea Casa Green 2050 è un insieme di disposizioni che mirano a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre le emissioni di gas serra. Ecco i principali punti chiave:
  • Costruzioni nuove – a partire dal 2030, tutti i nuovi edifici dovranno avere zero emissioni. Quelli pubblici, invece, dovranno essere a norma fin dal 2028.
  • Riqualificazioni – entro il 2030 sarà obbligatorio provvedere alla ristrutturazione di almeno il 16% degli edifici pubblici, un tasso che dovrà raggiungere il 26% entro il 2033. Per le abitazioni private, invece, questa percentuale è fissata al 16% entro il 2030 e al 20-22% entro il 2035.
  • Energia solare – tra il 2026 e il 2030 sarà obbligatoria l’installazione di pannelli solari su tutti i nuovi edifici pubblici.
  • Caldaie a gas – le caldaie a combustibili fossili andranno completamente eliminate entro il 2040, ma dal 2025 saranno cancellati tutti gli incentivi per l’acquisto e l’installazione di tali caldaie. Al contrario, i governi dovranno prevedere sussidi per stimolare il passaggio da sistemi di riscaldamento e raffreddamento a combustibili fossili a quelli alimentati da energie rinnovabili.
In base a tale accordo, i paesi europei hanno 2 anni di tempo per presentare a Bruxelles la tabella di marcia che intendono seguire per l’adeguamento alla direttiva, il cui costo ammonta a circa 275 miliardi.

La situazione italiana

Come tutte le normative europee, anche la nuova Direttiva Europea Casa Green 2050 ha sollevato numerose polemiche, soprattutto in Italia, paese in cui moltissimi edifici presentano caratteristiche del tutto peculiari rispetto a quelli delle altre nazioni. Infatti, sebbene l’Unione Europea miri a conseguire zero emissioni di CO2 entro il 2050 in tutti i paesi aderenti, è ben consapevole delle difficoltà che devono affrontare paesi come l’Italia, la quale deve fare i conti un patrimonio immobiliare piuttosto obsoleto. Per questa ragione, il nostro paese potrà avvalersi di deroghe speciali che interesseranno il 22% degli immobili, compresi i circa 2,6 milioni di edifici residenziali, i quali potranno rimandare gli interventi di efficientamento energetico fino a dicembre 2036. Rimane inteso, però, che tutto il patrimonio immobiliare italiano, come previsto dalla Direttiva Europea Casa Green 2050, dovrà essere a norma entro il 1° gennaio 2037.

Gli effetti della Direttiva Europea Casa Green 2050 sui proprietari di immobili

Al di là di alcuni esoneri, che riguardano gli immobili di dimensioni inferiori a 50 m quadrati e le case vacanza abitate per meno di 4 mesi all’anno, la Direttiva Europea Casa Green 2050 interessa quindi tutti i proprietari, che dovranno procedere con gli interventi più idonei al raggiungimento degli obiettivi indicati dalla direttiva. Tra questi, rientrano a pieno titolo l’installazione di pannelli solari, la sostituzione delle caldaie e degli infissi e i cappotti termici esterni, che oltre a proteggere l’edificio, isolano gli ambienti interni, garantendo una maggiore efficienza energetica. Tutto ciò, però, ha un costo, che per un’abitazione di 100 mq, come riporta il Sole 24 ore, si aggira fra i 35.000 e i 60.000 euro. È evidente, quindi, come sia indispensabile agire il prima possibile, al fine di ripartire le spese nel tempo e poterle affrontare senza troppi problemi. Per avere maggiori dettagli sulle opere necessarie per l’adeguamento alla Direttiva Europea Casa Green 2050, contattaci : FM Iniziative è da sempre attenta alla sostenibilità e i nostri professionisti sapranno aiutarti nel lungo percorso di adeguamento della tua casa alla nuova normativa.